Tamiya 35289

Kit: JS-2 Model 1944
Scala: 1/35
Tipologia: Multimedia
Stampo: Nuovo
Prezzo: € 45.00
La serie di mezzi francesi cui Tamiya sembrava aver dedicato una sorta di esclusiva attenzione negli untimi tempi, viene interrotta da questo JS-2 modello 1944.
La confezione è assolutamente in linea con standard cui Tamiya ci ha abituato da circa quarant'anni, e come al solito si presenta robusta e corredata di una essenziale e gradevole box-art. Anche l'imballaggio è ben curato con tutte le stampate sigillate individualmente e le parti più delicate, anche queste contenute in una bustina, sono protette da un foglietto do cartone rigido.
La confezione contiene:
  • sette stampate in plastica ad iniezione
  • cingoli in vinile
  • un foglio decal
  • una plancia in fotoincisione (in acciaio)
  • una sezione di cavo in nylon intrecciato
  • tasselli in vinile per il fissaggio del rotolamento e della bocca da fuoco
  • un pieghevole con le istruzioni di montaggio e le indicazioni per la colorazione (10 pagine a colori)
  • un foglio in carta patinata recante da un lato informazioni extra sul mezzo e dall'altra una mappa ed i profili dei principali mezzi che hanno combattuto la battaglia di Berlino
Il foglio decal a corredo del kit consente di realizzare quattro soggetti:
  • 7th Independent Guards Heavy Tank Brigade - Berlino, Aprile 1945
  • 88th Independent Guards Heavy Tank Regiment - Berlino, Aprile 1945
  • Czechoslovak 1st Tank Brigade - Praga Maggio, 1945
  • Polish 4th Heavy Tank Regiment - Germania, Aprile 1945

Le indicazioni sulla colorazione con la sola indicazione dei colori Tamiya ed i relativi profili in scala di grigi chiare ed incluse nel pieghevole delle istruzioni.
Tutte le stampate sono in plastica di colore verde medio di ottima qualità. Le superfici esterne non presentano alcun segno di ritiri o di estrazione, anche se su alcune parti, come ad esempio il piastrone posteriore dello scafo, si nota chiaramente come si sia arrivati al limite delle possibilità di stampaggio. Per quanto riguarda l'interno, in particolare sulle paratie, evidenti i segni degli estrattori che comunque non rappresentano un problema in quanto a montaggio finito non risulteranno visibili.
Il livello di dettaglio è elevatissimo e coerente su tutte le superfici ed i dettagli, e come nella tradizione della casa giapponese anche i particolari dalle dimensioni più ridotte risultano ottimamente stampati.

La vasca dello scafo è del tipo classico (ossia in un unico pezzo comprendente il pavimento, le due paratie laterali e la parete inferiore di quelle anteriore e posteriore), con stampati gli alloggiamento per i gruppi di riduzione finale, gli alloggiamenti dei braccetti delle sospensioni, dei rulli guidacingolo superiori ed un buon dettaglio sia in positivo che in negativo sul fondo (portelli d'ispezione). Molto belle le saldature sia sulle piastre su cui andranno montati i fondocorsa sia sugli alloggiamenti dei braccetti delle sospensioni, tutte corrette come foggia, profondità e resa. Un altro particolare degno di nota è rappresentato dalla parte esterna degli alloggiamenti dei gruppi di riduzione finale dove viene molto ben riprodotto il caratteristico taglio che veniva fatto con la fiamma ossidrica. Gli alloggiamenti dei gruppi di rinvio sono forniti come parte separata e sono molto ben replicati e testurizzati. Altrettanto si può dire per i gruppi di riduzione finale e per i supporti dei rulli guidacingolo superiori.

I braccetti delle sospensioni sono anche questi ben fatti, finemente testurizzati e liberi di ruotare all'interno della loro sede, lasciandoci, almeno teoricamente, aperte le porte di un perfetto adattamento all'ambientazione del rotolamento. Se si vogliono rappresentare invece in piano, la confezione include anche due dime che consentono di tenerli perfettamente allineati fino a che la colla non abbia fatto presa. Buoni anche i fondocorsa che ci consentiranno nel caso si voglia ambientare il mezzo su di un terreno accidentato, di non andare oltre il segno per non fare perdere realismo all'insieme. Per quanto sia sottile, il segno lasciato dall'iniezione lungo la linea di giunzione degli stampi andrà comunque rimossa, operazione che richiederà una certa attenzione perchè la testurizzazione non ne risulti compromessa.
I rulli di rotolamento e di rinvio (tutti in quattro parti) sono tutti del tipo interamente metallico e sono incredibilmente ben dettagliati sia all'interno che all'esterno. Lo stesso si può dire delle motrici e dei rulli tendicingolo (anche questi in quattro parti ciascuno). I rulli di rotolamento presentano però ben evidenti sulla faccia interna ben cinque segni lasciati dagli estrattori, che però non si dovrebbero notare a montaggio avvenuto. Sia i rulli di rotolamento e di rinvio che i guidancingolo che le motrici vengono fissati a pressione grazie al tassello in vinile che vi si incorpora in fase di montaggio. Il consiglio è che, prima di installare o rimuovere le ruote, si dia tempo all'incollaggio dei braccetti e degli altri supporti di completare l'asciugatura, pena il danneggiamento del lavoro sin lì fatto. Ricordarsi anche di montare le leve cacciafango solo nel momento in cui non avremo più la necessità di togliere le motrici, cosa che non sarà più possibile dopo averle incollate.

Il kit offre due opzioni per i cingoli:

  • in vinile in un'unica sezione
  • in plastica (una configurazione mista di maglie singole e di sezioni

I primi, data la loro lunghezza, arrivano ripiegati su loro stessi e quindi già "viziati". Sono molto sottili, ben dettagliati sia all'interno che all'esterno e sono del tipo incollabile con del comune fissante per plastica. Questi consentono l'adattamento del rotolamento al terreno ed il fissaggio di tutto il sistema cingoli/rotolamento/sospensioni si potrà tranquillamente svolgere in tre fasi (fissaggio in posizione prima dei rulli di rotolamento e poi, una volta perfettamente asciugato il tutto, incollare i cingoli ai rulli guidacingolo superiore per formarne il corretto effetto peso ed infine, ma sempre dopo che l'incollaggio sia completo, fissando i cingoli alla parte inferiore del rotolamento avvalendosi anche del terreno).
I secondi sono bene, anche se non eccezionalmente, dettagliati sia sulla parte interna che su quella esterna, ma su quest'ultima sono evidenti i segni di estrazione su tutte le maglie singole e tutte le sezioni, indipendentemente dalla loro lunghezza. La loro rimozione sarà un lavoro abbastanza lungo e noioso, ma irrinunciabile se si tiene al risultato. Non trattandosi di un mezzo con rotolamento del tipo a rulli portanti, per facilitare il compito di fissare le varie maglie conferendo all'insieme il corretto effetto peso, Tamiya ha incluso nella confezione anche due dime. La cosa un po' bizzarra è che se si sceglie di utilizzare i cingoli in plastica, l'unica modalità di rappresentazione è con il rotolamento inferiore perfettamente in linea, visto che la sezione più lunga del cingolo (conta infatti 26 maglie) è perfettamente diritta e, come sappiamo, la plastica ad iniezione mal si presta ad essere termoformata successivamente.

Inconsueta la parte superiore dello scafo che è realizzata in due ampie sezioni: quella anteriore che partendo dalla prua termina immediatamente dopo l'anello di torretta e quella posteriore che si raccorda a poppa con la piastra posteriore inferiore dello scafo. Questa configurazione, lascia aperte molte possibilità future per lo sviluppo di altri mezzi (ad esempio l'IS-122, l'ISU-122e l'ISU 152). L'incollaggio fra queste due non presenta particolari problemi in quanto i tecnici giapponesi hanno lasciato una sovrapposizione molto ampia e che garantisce un'ottima superficie per la presa della colla.
Tutte le superfici della sovrastruttura presentano una finissima testurizzazione, ma che rischia concretamente di sparire a meno che non si vada leggerissimi in fase di stesura del colore di base. Nello specifico sarebbe stato opportuno andare un po' più con la mano pesante. Attenzione anche alla grigliatura posteriore, che dovrà venire "oscurata" per evitare che si possa vedere all'interno.Le griglie di protezione delle prese d'aria del motore sono fornite in acciaio fotoinciso, soluzione che se da un lato le rende più robuste, complica un pochini le operazioni di pulizia. Fortunatamente, almeno, non sono da piegare. Ancora una volta i particolari sono molto ben resi (bellissime le saldature sui serbatoi addizionali) anche se le saldature sullo scafro appaiono troppo omogenee e forse non marcate a dovere.

Anche la struttura della torre si presenta in maniera convenzionale. I progettisti hanno avuto l'attenzione di scomporla in modo tale che la linea di saldatura coincidesse con la linea di giunzione degli stampi, lasciando al modellista il solo compito di testurizzarla. Per la testurizzazione e le saldature vale lo stesso discorso fatto precedentemente per lo scafo. Belli lo scudo ed il freno di bocca del pezzo da 85mm, questi ultimi forniti solo in plastica e composti da due parti da unire verticalmente. L'elevazione del cannone è garantita ancora una volta da tasselli in vinile.
Il cupolino del capocarro viene fornito separatamente, manca anch'esso dei numeri di fusione (ma si applica lo stesso discorso di prima). L'estrattore dei fumi richiederà invece di essere dettagliato con le relative saldature. Entrambi i portelli presentano dei segni di estrazione che possono risultare fastidiosi da rimuovere. Bello l'alloggiamento della mitragliatrice montata posteriormente, la cui volata andrà però sostituita con una sezione di ago ipodermico di diametro adeguato, in quanto quella "da scatola" non consente la perforazione della volata. Le maniglie che consentono all'equipaggio di salire sul carro saranno da sostituire con altre realizzate in metallo in quanto quelle in plastica comprese nel kit sono decisamente sovradimensionate come diametro.

Il kit non comprende alcun allestimento interno (nemmeno la culatta del cannone!), ma sono presenti due figurini (capocarro e servente) non eccelsi e che richiedono un bel lavoro di pulizia specie per quanto concerne la testa.

Il foglio decal è ben stampato ed in registro.

Il foglio di istruzioni è stampato in bianco e nero che riportano chiaramente la sequenza di montaggio in diciotto passaggi.


Livello di dettaglio:
Accuratezza:
Rapporto prezzo/qualità:
Valutazione complessiva:

Ancora una volta ci si trova di fronte ad un prodotto che denota grande cura e qualità che rappresenta un ISU-122 di tarda produzione. E' però più che lecito domandarsi se, per il prezzo a cui viene venduto, non sia lecito attendersi qualcosa di più in termini di contenuto della scatola. Le mie personali obiezioni riguardano principalmente:

  • l'assenza della canna in metallo
  • il ricorso un po' troppo scarso a particolari fotoinciso
  • la quasi necessità di dover ricorrere a soluzioni esterne per i cingoli (a meno che non si voglia rappresentare il modello in piano)
  • l'assenza di interni
  • l'assenza di trasparenti

oggi ad un prezzo leggeremente superiore (nell'ordine dei 2-4 euro) si trova materiale che qualitativamente non ha praticamente nulla da invidiare al prodotto Tamiya, e che non richiede il ricorso a spese extra.
Tornando all'aspetto "hobbistico" del discorso, c'è da aspettarsi che il montaggio possa procedere speditamente, tenendo però a mente alcune accortezze quali ad esempio, come già detto, di montare le leve cacciafango quando non vi sia più necessità di rimuovere le ruote motrici o di non abradere i segni dove devono essere montate le maniglie inferiori sulla torre durante la pulizia post-incollaggio (a questo proposito consiglio di ricorrere ad altre maniglie autocostruite in filo metallico e di forarne con un trapanino a mano gli alloggiamenti prima di procedere all'incollaggio delle parti che compongono la torre). Un kit che a parte il prezzo e le attenzioni in fase di colorazione, si può tranquillamente consigliare a qualunque modellista.


Note: La valutazione espressa non è direttamente riconducibile ad uno o più parametri assunti come riferimenti assoluti, ma esprime quelle che sono le impressioni del redattore riguardo lo specifico kit.

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