Academy 13210
Recensioni - Academy

Kit: M7 Priest
Scala: 1/35
Tipologia: Plastica a iniezione
Stampo: Parzialmente nuovo
Prezzo: € 27,50
Sull'onda del recent eM3 "Lee" e nell'ottica della massimizzazione dgli investimenti sugli stampi, è disponibile da alcuni giorni anche in Italia l'M7 "Priest" dell'Academy .
La confezione è in linea come dimensioni per quella dei kit in questa scala e si presenta molto robusta e son una box-art sobria ma efficace. L'imballaggio è ben fatto e le stampate sono contenute in buste termosigillate e ben protette da possibili danni derivanti dal trasporto.
La confezione contiene:
  • nove stampate in plastica ad iniezione
  • cingoli in vinile
  • un foglio decal
  • un pieghevole con le istruzioni di montaggio e le indicazioni per la colorazione (8 pagine in bianco e nero formato A4 )
  • un foglio stampato in bianco e nero con i profili e le note di colorazione (2 pagine)
Il foglio decal a corredo del kit consente di realizzare quattro soggetti:
  • US ARmy, 2nd Armored Division - Sicilia luglio 1943
  • Battery B, 14th AFAB, US ARmy, 2nd Armored Division - Normandia 1944
  • 11th Regiment Royal Horse Artillery, 1st Armoured Division - El Alamein 1942
  • 31st Firing Battery, 64 RDAB, Frenche 2nd Armored Division, Francia, Settembre 1944

Le indicazioni sulla colorazione con le indicazioni dei soli colori Gunze (sia acrilici che a smalto) sono riportate nell'ultima pagina del pieghevole delle istruzioni ed i relativi profili in bianco e nero sono inclusi nell'apposito foglietto.
Tutte le stampate sono in plastica di colore verde oliva di buona qualità. Le superfici esterne non presentano alcun segno di ritiro o di estrazione, mentre le pareti interne sono purtroppo costellate dai segni lasciati dagli estrattori, molti dei quali (come ad esempio quelli sulle pareti della camera ci combattimento) se non verranno eliminati saranno ben visibili a montaggio completato.
Il livello di dettaglio è mediamente buono anche se non perfettamente coerente su tutte le superfici ed i dettagli.

La vasca dello scafo, proviene dal kit dell'M3 "Lee" della stessa casa e comprende il pavimento (questo presenta un ampio foro di foggia ellittica il cui "tappo" dovrà essere ispessito con un listello di plasticard e poi carteggiato per adattarvelo altrimenti ci sciacqua), le due piastre corazzate laterali (copricingolo inclusi) il tutto rinforzato frontalmente da un longherone trasversale invisibile a completamento del montaggio. La bullonatura dello scafo è corretta per gli esemplari di produzione iniziale ed intermedia. Interessante, ed a mio parere valida, la decisione di stampare i mozzi dei rulli di rinvio solidali allo scafo in quanto specie se si utilizzano i cingoli in vinile, fornirli come parte separata ne mette sempre un po' a rischio la solidità. La casa coreana ha risolto alla radice il problema dei guidacingolo montati sopra i carrelli delle sospensioni rifacendoli ex-novo e correggendo quindi il problema di altezza che affliggeva quelli del "Lee". Sempre a proposito di guidacingolo è opportuno armarsi di pazienza in quanto la linea di giunzione degli stampi su queste parti sono ben pronunciati. Il kit comprende inoltre anche quelli dell'M4, prestare quindi attenzione a quali sono quelli che devono essere montati. E' inoltre possibile scegliere se si vogliono montare i carrelli delle sospensioni con o senza i numeri di fusione stampigliati (anche se i numeri sono forse un po' troppo grossi). Questi sono composti da 10 parti ciascuno ed appaiono ben resi, anche se i braccetti inferiori sono stampati solidali a quello superiore e di fatto riducono di molto il possibile realismo dell'insieme, anche se mantengono la libertà di oscillare sul piano orizzontale.
I rulli di rotolamento e di rinvio vengono forniti sia con fori di alleggerimento che pieni ed entrambi i tipi recano i "becchetti" dei punti d'ingrassaggio, mentre quelli alleggeriti mancano della rivettatura interna. Anche i rulli presentano ben marcata la linea di giunzione degli stampi, e si può optare per la loro completa o parziale rimozione, in quanto ci sono foto che evidenziano come la parte gommata a volte presentasse la menzionata linea di fusione. Anche per la la ruota mortice sono presenti due opzioni: la prima piena e la seconda alleggerita, anche se la parte dentata appare essere leggermente troppo spessa su tutte. Secondo il materiale iconografico disponibile, abbiamo visto che sulla maggior parte degli M7 di prima ed intermedia produzione si vedano più ruote corrispondenti alle parti H5 ed H6 che alle altre, mentre suggerirei di affidare alla banca dei pezzi le parti A19 ed A23. Buoni anche i gruppi di riduzione finale.
La protezione frontale della trasmissione è quella tipica degli M4, ma manca sia dei numeri di fusione che dei tre tappi di drenaggio. Le flangie di fissaggio sono stampate in un unico pezzo, presentano evidente la bava in corrispondenza della giunzione dello stampo e difettano un po' di dettaglio.
Anche la flangia superiore di fissaggio allo scafo difetta alquanto di dettaglio e sarebbe opportuno porvi rimedio.
Il quadro della parte inferiore dello scafo si completa con la piastra posteriore che presenta i portelli di accesso al vano motore ed i filtri dell'aria (del tipo quadrato) come parti separate.
La sovrastruttura è costituita da più piastre e quelle laterali non sono quelle del tipo ripiegabile. Questa è forse la zona del kit che presenta le maggiori problematiche

  • il pulpito, seppur corretto a livello di presenza sui mezzi di produzione iniziale ed intermedia, non è corretto in alcuni dettagli (come ad esempio l'anello della MG perfettamente tondo e quindi di tipo tardo, l'angolazione dello "sguincio" posteriore, l'assenza della saldatura lungo la giunzione alla sovrastruttura)
  • il portello del visore del pilota non ha gli angoli sufficientemente smussati e la feritoia è troppo piccola. Inoltre il tutto è spostato di circa un millimetro di troppo verso l'interno
  • il ponte motore, la piastra posteriore e le scatole porta dotazioni sono di tipo tardo
  • la griglia a protezione della presa d'aria posteriore del motore è "piena" ed è una sola, mentre mancano le due laterali più piccole.

A tutto comunque si può porre rimedio con l'autocostruzione o ricorrendo ad un set di miglioramento, non appena sarà disponibile.

Molto ben realizzato l'obice da 105mm che reca dei bellissimi dettagli e che oltre ad essere completamente perforato e stampato in un unico pezzo, è corredato da dei bei volantini mentre quadrante e strumenti di puntamento appaiono invece un po' troppo semplificati. Buoni invece i dettagli della culla, ma sia la culatta che l'otturatore presentano evidenti i segni degli estrattori, segni che comunque abbondano un po' ovunque sulle rimanenti parti relative all'artiglieria.
Buono anche l'armamento secondario con la Browning da 0.50 munita di cartella separata e canna forata e con una 0.50 ed una 0.30, sempre Browning, che andranno a rimpinguare la banca dei pezzi. Discreti anche i Garand forniti come armamento individuale per l'equipaggio, che vanno bene per un utilizzo tardo del mezzo (o post-bellico nell'Esercito Italiano) ma che per un impiego iniziale andrebbero sostituiti con delle carabine M1 Winchester.

Gli interni appaiono di discreta fattura ed includono oltre al posto di pilotaggio praticamente completo (seggiolino, cruscotto, leve di sterzatura, pedali - sembra essere solo assente la leva del cambio) una discreta paratia frangifiamma del vano motore, e gli alloggiamenti per i cilindri delle munizioni (forniti in buona quantità) ed i predellini per l'equipaggio. Il pavimento reca l'antisdrucciolo ed il gruppo della trasmissione anteriore è in dodici parti.

Per i cingoli viene fornita la sola opzione di quelli in vinile, che comunque appaiono discretamente dettagliati. Purtroppo sono del tipo che non si incolla ma che si deve saldare a caldo.

Il foglio decal è ben stampato ed in registro.

Il foglio di istruzioni è stampato in bianco e nero, ed appare chiaro nello spiegare i dodici passi del montaggio. L'unica perplessità è che il disegnatore ha evidentemente lasciato la parte relativa alla protezione della trasmissione del "Lee" anzichè inserire quella del "Priest", ma basterà rifarsi alla documentazione e con al massimo un paio di prove a secco tutto dovrebbe andare a buon fine..


Livello di dettaglio:
Accuratezza:
Rapporto prezzo/qualità:
Valutazione complessiva:

Un modello a lungo atteso, l'unico kit esistente era ad oggi l'eroico Italeri, e dal quale ci si attendeva moltissimo. Molte delle aspettative sono purtroppo state disattese; troppi i segni degli estrattori in posizioni molto visibili e di non facilissima rimozione, la discontinuità del dettaglio nelle varie aree non ne fanno il "killer" del vecchio kit di Calderara di Reno che, se ristampato continuerà a dire la sua.
Un kit che potrà dare soddisfazione solo a chi abbia una certa esperienza in quanto ci sono parti di difficile pulitura e che necessiterà di interventi non risibili a livello di autocostruzione o di ulteriori investimenti in set di miglioramento per trasformarlo in quello che propriamente si possa definire un M7 "Priest" di produzione iniziale o intermedia.

Note: La valutazione espressa non è direttamente riconducibile ad uno o più parametri assunti come riferimenti assoluti, ma esprime quelle che sono le impressioni del redattore riguardo lo specifico kit.

Discutine su Modellismo Più
 

Model Discount

newslettermd

Scarica la newsletter!

 

Gli inserzionisti di KR






© 2006-2010 Kits Review - Tutti i diritti riservati - All rights reserved
Non è consentita la riproduzione, anche parziale, dei contenuti del sito senza previa autorizzazione scritta
Site contents re-publishing, even partial, is not allowed if not previously authorized

Kits Review non è una testata giornalistica né un prodotto editoriale ma un sito con aggiornamenti non regolari non rientrante nella categoria dell’informazione periodica (ex Legge 7/3/2001 n° 62)