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I soggetti realizzabili sono tre: due in mimetica interamente grigia ed uno sabbia appartenenti a:
- Unità sconosciuta - Fronte orientale 1942
- 10^ Divisione Panzergrenadier - Fronte orientale
- DAK - Nord Africa 1942
Le indicazioni sulla colorazione sono incluse nel foglio istruzioni e riportano i riferimenti per i solo colori Model Master a smalto..
La plastica, di colore grigio chiaro, appare di buona qualità e non presenta difetti di sorta che siano bave, segni di estrazione in posizione visibile o ritiri ed il livello di dettaglio è buono e costante su tutte le superfici ed i dettagli.
Lo scafo è scoposto nella tipica maniera dei kit dell'est, ossia da piastre singole che richiedono un minimo di cura in fase di montaggio per assicurars del loro corretto posizionamento, e le fiancate presentano gli alloggiamenti per i braccetti delle sospensioni ed i relativi fine corsa prestampati (di questi manca inspiegabilmente l'ultimo). Detti braccetti sono stampati per essere posizionati in maniera fissa, ma sarà sufficiente rimuovere il dentino di blocco per lasciare le sospensioni libere di essere adattate al terreno. Il sistema sterzo/sospensioni anteriore è ricco di dettagli e lascia libero il modellista di posizioneare le ruote (anche queste discrete a livello di dettaglio ma con il cerchio più grande di circa 1,3mm del dovuto e con il mozzo centrale troppo piccolo) così come meglio desidera con tutti i relativi leveraggi che lavorano esattamente come sul mezzo reale e dove l'unica parte che manca è quella inferiore del piantone dello sterzo.
Le pareti interne sembrano non avere nessun segno di estrazione e riportano, fra lìltro, i fori per il corretto posizionamento dei sedili posteriori. La parte proncipale della sovrastruttura è in un unico pezzo e comprende gli scassi per i portelli di visione anteriori (separati, ma privi di ogni dettaglio interno) e quello più ampio per il portellone posteriore di accesso alla camera di combattimento.
Molto ben fatte le due metà del portellone posteriore che presentano un ottimo dettaglio interno e che possono essere rappresentate sia aperte che chiuse anche se i rivetti sulla parte esterna sono forse un po' sottodimensionati. I parafanghi sembrano essere corretti, ma gli angoli e la curvatura del labbro esterno sembrano troppo squadrati e necessitano solo di una lieve carteggiatura per ovviare all'inconveniente. Buoni il Notek e gli indicatori di ingombro (il sinistro ingloba anche lo specchietto retrovisore) ma i fanali sono di circa 1mm troppo grandi. Un po' deludenti le taniche, mentre tutti gli attrezzi hanno gli attacchi stampati.
Qualche problemino sul rotolamento con i fori dei rulli troppo piccoli e che presentano la flangia in rilievo sui rulli esterni mentre non dovrebbe esserci. Anche i mozzi sembrano essere un po' troppo sporgenti. I rulli interni invece hanno i fori di alleggerimento corretti ma mancanto della flangia. Abbastanza buona la ruota motrice con i denti (anche se in effetti si trattava di piccoli rulli) ben riprodotti, ma mancante del tipico profilo cacciafango tipico attorno al cerchio (anche se meno pronunciato sugli Ausf.A e B che sui C e D dovrebbe comunque essere presente).
I cingoli tipo Zgw5001/280/140 sono forniti nella configurazione a maglia metallica singola con pattino gommato staccato ed ogni maglia sembra essere di circa 0,5 mm più grande sia in larghezza che in lunghezza e con i fori di alleggerimento delle maglie che necessitano di qualche ritocco con il trapanino a mano in quanto non sono tutti perfettamente passanti. Purtroppo tutti i pattini presentano un piccolo ritiro al centro, ma non dovrebbe essere problematico rimuoverli velocemente per i soli in evidenza.
Il kit comprende gli interni completi anche questi realizzati in maniera tutto sommato valida e con più che discreto livello di dettaglio anche se secondo me sono più vicini a quelli di un Ausf.C che di un B. Sedili, pavimento completo di antissducciolo (presenti il pedale del freno e della firizione ma non quello dell'acceleratore) sono discreti ed il gruppo motopropulsore con il Maybach HL42 (che conta ben 19 se si include il radiatore) merita una citazione speciale per essere stato veramente ben riprodotto. Anche se c'è da rimuovere qualche piccola sbavatura originatasi in fase di stampaggio farà bella mostra di sé, sempre che si decida di lasciare aperte le portelle laterali di raffreddamento del vano motore. A proposito di queste ultime, gli interni del mezzo contengono praticamente tutti i leveraggi tranne quelli per l'azionamento delle portelle.
L'armamento principale consiste nella MG 42 scudata, anche se secondo me è più probabile che un Ausf.B montasse una MG 34 (così come riportato sia sulla box art che sulle note per la colorazione) e senza scudatura. Molto ben fatti anche i fuciliKar98 (8) e gli MP40 (2) che completano le dotazioni interne.
La nuova stampata è dedicata a quella che è la peculiarità del 251/3: gli apparati radio. Solo qualche anno fa sarebbe stato impossibile attendersi da produttori come Zvezda un livello di dettaglio di poco oltre la sufficienza, in questo caso ci troviamo davanti e particolari ben riprodotti ed alcuni dei quali, come l'antenna che si apre a tulipano con spessori al limite dello stampabile in plastica. Non sono riuscito, nonostante le mie ripetute ricerche, ad individuare con precisione il tipo esatto di apparato radio e del relativo generatore offerti dal kit, ma fra le componenti che ho potuto riconoscere, mi sembra che la riproduzione sia stata accurata. Molto ben fatto il palo telescopico, così come l'antenna che occupaba praticamente per intero come una gabbia tutto il cielo del vano di combattimento.
Il foglio decal, per quanto semplice, è stampato molto bene e non presenta problemi di registro.
Il foglio di istruzioni comprende i dei disegni al tratto che accompagnano il modellista nei ventisei passi del montaggio del modello con la sequenza di montaggio indicata con sufficiente chiarezza e non sembrano denotare complessità di montaggio.
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