Voyager 35164-35165

Kit: Vari
Scala: 1/35
Tipologia: Multimedia
Stampo: Nuovo
Prezzo: Vari
Kit: WWII Italian medium tank
M13/40 (for Tamiya 35296)

Scala: 1/35
Tipologia: Multimedia
Stampo: Nuovo
Prezzo: € 13,00
Kit:
Numero di catalogo: PE 35165
Scala: 1/35
Tipologia: Multimendia
Stampo: Nuovo
Prezzo: 13,00
La cinese Voyager dedica ai due kit del M13/40 e del Semovente da 75/18 su scafo M40 di recente riveduti e coretti e corretti dalla Tamiya, altrettanti set di dettaglio.

Entrambe le scatole si presentano con la consueta box-art che rapprsenta il modello montato e non colorato e migliorato con le parti contenute nel set e contengono:

  • tre telai in fotoincisione
  • una sezione di filo di rame intrecciato
  • due capicorda per il cavo di traino (in resina)
  • due spezzoni di profilato in plasticard di diametro diverso
  • uno spezzone di filo metallico
  • le istruzioni per il montaggio (un foglio e mezzo in formato A4 per il carro ed un solo foglio, stesso formato, per il sempvente)

Le parti in comune
La decisione di recensire assieme le due scatole deriva dal fatto che molte delle parti sono in comune come mostrano le immagini che seguono.

La prima pagina delle istruzioni è in comune ad entrambi i kit con l'unica eccezione costituita dalla diversa immagine dal mezzo proposta in alto a destra nella pagina.
I primi tre sub assemblaggi (A, B e C) riguardano rispettivamente il dettaglio del martinetto per il sollevamento del mezzo, del tendicingolo e del relativo sistema di fissaggio e delle marmitte, inclusi i supporti, e che consisto di varie parti fotoincise di buona fattura e dalla forma sostanzialmente corretta anche se probabilmente la parte da applicare sul terminale della marmitta a mio parere non sarà sufficiente per conferire la debita profondità all'insieme e si dovrà quindi scavare un po' nella plastica per conferirgli maggior realismo.
Si passa poi alle scatole porta dotazioni laterali (D) da montare in sostituzione di quelle del kit nella parte immediatamente retrostante la casamatta. Queste hanno un montaggio abbastanza articolato anche se non troppo disagevole e sono ottimamente dettagliate e complete di cerniere articolate (ossia che permettono allo sportello di aprire e chiudere) nonchè del sistema di fissaggio completo di occhiello, chiusura e lucchetto. Come sempre accade con i lucchetti fotoincisi, anche questo soffre di "anoressia" (è piatto) ma potrà essere facilmente sistemato ricorrendo a due striscioline di plasticard.
La prima pagina delle istruzioni termina con l'indicazione di come assemblare l'ultimo dettaglio rappresentato dalle csiddette "leve cacciafango", particolare però non presente sugli scafi M40 (almeno certamente per ciò che riguarda l'AS) e su come posizionere i vari sub assemblaggi sin qui visti ed anche i supporti per le taniche (a e b) le cui istruzioni per il montaggio sono però alla pagina successiva.
Alla pagina seguente troviamo ancorea dei particolari comuni ad entrambi i mezzi. Si tratta delle cerniere e dei sistemi di chiusura per le cofanature motore, del supporto per gli attrezzi (inclusa la vanga la foggia del cui cui manico è però errata), dei cavi di traino (la sezione del cavo è, secondo me, troppo grande, i capicorda sono di foggia non in uso sui nostri carri medi ed il gancio di traino è piatto), i supporti per i fustini prismatici di tipo regolamentare (anche questi arrivati molto più tardi e quindi non adatti ad un'ambientazione né in AS né nei Balcani (o in ogni caso di mezzi in uso al Regio Esercito), anche se ad onor del vero sono sono ben fatti ed addirittura completamente articolati), i tappi e le modanature centrali per i predetti canistri (utilizzabili però ovunque questi vennero effettivamente impiegati) ed i portellini montati anteriormente sulla parte interna del parafango per l'ispezione dei cingoli.

Le parti specifiche per l'M13/40
Si tratta delle due plance in fotoincisione mostrate nelle immagini successive.


Le lastrine contengono le parti per la sostituzione ed il dettaglio del portello laterale sinistro di accesso alla casamatta (sub assemblaggi F, G e H) ed i dischi per l'oscuramento dei fanali anteriori. Il portello per quanto più realistico in termini di spessore di quello fornito a corredo del kit, andrà ulteriormente dettagliato in quanto mancante dei rivetti. Inoltre la sezione del profilato con cui era realizzata la maniglia per l'apertura dello stesso dall'esterno era tonda e quindi andrebbe fatta con del filo in rame di opportuno diametro invece che con la "piattina" fotoincisa. Forse il compromesso ideale potrebbe essere quello di utilizzare il portello a corredo del kit, dettagliandolo con i particolari in fotoincisione, anche perché risulterebbe coerente con le pareti della casamatta in termini di spessore, particolare che altrinenti risulterebbe assai evidente nella differenza.
Gli ultimi dettagli per quel che riguarda il carro sono i dettagli del portello in torre del capocarro (relativo al sistema di chiusura ed alle cerniere) e del supporto della mitragliatrice ad uso contraereo.

Le parti specifiche per il semovente da 75/18
Si tratta delle due lastrine fotoincise riprotate nelle immagini seguenti.

Le parti specifiche per il semovente riguardano i portelli superiori, la mitragliatrice contraerea ed il supproto cosiddetto "a forchetta" per l'antenna radio. Mentre sugli ultimi due non è che vi sia molto da dire, qualcosa sui portelli c'è. Ancora una volta hanno dalla loro lo spessore senz'altro più in scala di quelli forniti nella scatola del modello, ma hanno una rivettatura che nulla ha a che vedere con quella delle altre superfici del mezzo né come forma né come dimensione. Il suggerimento, se posso permettermi, è ancora quello di utilizzare i portelli del kit e di dettagliarli con i particolati provenienti dal set di dettaglio oppure, se si vuole usare tutto ciò che la Voyager ci propone, di rappresentare il mezzo con i portelli aperti.

Le istruzioni riportano i vari passaggi avvalendosi di disegni a colori ben fatti e leggibili.


Valutazione modellistica complessiva
Livello di dettaglio:
Accuratezza:
Rapporto prezzo/qualità:
Valutazione complessiva:


A parte i "soliti" particolari inutilizzabili che troviamo praticamente in quasi tutti i prodotti di questo tipo (quali ad esempio le varie maniglie, i ganci di traino, ecc.) in quanto piatti, si tratta di un buon set e caratterizzato da un buon rapporto qualità/prezzo qualità.
Diverse parti non si possono montare su di un M13/40 in servizio con il Regio Esercito quali, ad esempio, le leve cacciafango o l'abbondante dotazione di supporti regolamentari per le taniche o, come già visto, i capicorda ed il cavo di traino (i primi di foggia non corretta ed il secondo di sezione troppo grande) che non sono del tipo in uso su questi mezzi, ma non volendo sotttilizzare ci si può prendere una licenza poetica fingendo di averlo preso in prestito altrove o che che si tratti di materiale di preda bellica.
Peccato anche per la rivettatura, specie per ciò che riguarda il set dedicato al semovente, che avrebbe potuto essere omessa indicando al modellista di prelevarla direttamente dalle parti del kit per riportarla sulle fotoincisioni.
In conclusione si tratta di due set che garantiscono senz'altro una buona resa sui mezzi con scafo 40, anche se per utilizzarli a pieno il suggerimento è quello di destinarli ad M41 di lotti di produzione pittosto avanzata o a degli M42.

Note: La valutazione espressa non è direttamente riconducibile ad uno o più parametri assunti come riferimenti assoluti, ma esprime quelle che sono le impressioni del redattore riguardo lo specifico kit.

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