Kit:	Italeri Acrylic Paint
		Genere:	Vernici
		Contenuto	20 ml
		Tipologia:	Colori acrilici

In occasione dell'Hobby Expo del 19 e 20 Marzo 2011 di Verona, Italeri presenterà la nuova gamma di vernici acriliche a proprio marchio già annunciata sul nuovo catalogo.
La confezione standard per i colori contiene 20 ml di vernice, quella per il lucido, l'opaco ed il satinato 35 ml e quella per il diluente 60ml.
La gamma, per il momento comprende 90 colori (di cui tre trasparenti), segue la denominazione in uso per gli smalti Model Master e Model Master II e riportano tutti una corrispondenza Federal Standard, ANA, RLM o RAL che li rende adatti a soddisfare sicuramente la maggior parte delle esigenze di chi realizza aerei o mezzi militari.
Ho ricevuto in anteprima da Italeri qualche campione  di questi colori, atossici ed assolutamente inodori, che sono degli acrilici a base vinilica, la stessa quindi degli affermatissimi Vallejo (Model Color e Model Air) ed Andrea Color che mi sono affrettato a provare e di cui di seguito vi riporto le mie impressioni.

Applicazione a pennello
La boccetta si presta molto bene ad essere agitata in quanto cilindrica e di dimensioni non esagerate ed il colore si miscela perfettamente in pochi secondi.

Aperto il tappo a clip, il beccuccio di cui è dotato il flaconcino consente un dosaggio preciso del prodotto che una volta sulla tavolozza appare abbastanza denso. Ho deciso di fare le prove nel modo peggiore, ossia senza pulire il modello e senza alcuna preparazione che fosse una mano di primer o di fondo. I colori che ho impiegato in questa fase sono stati il Flat Armor Sand F.S. 30277 (rif. 4711AP) ed il Flat Black F.S. 37038 (rif.4768AP).

Entrambi i colori si stendono bene ed hanno una buona copertura sia puri che con una leggera diluizione con dell'acqua tanto da non richiedere l'applicazione di una seconda mano e sono asciutti al tatto già in una quindicina di minuti e con una finitura opaca così come dichiarato sulla confezione.
Una volta completamente asciutti maneggiando le parti volutamente senza molti riguardi ho verificato che si comportano al pari degli altri prodotti a base vinilica (Vallejo e Andrea) con un aggrappaggio non tenacissimo su di una superficie non preparata. Una leggera base di Light  Grey Tamiya (XF-66) data ad aerografo ha fatto si che il problema non si ripresentasse

Applicazione ad aerografo
Per questo specifico impiego ho usato il solo Flat Armor Sand F.S. 30277 (rif. 4711AP) diluendolo in due maniere; utilizzando il prodotto specifico e con una soluzione al 50% di acqua ed alcool. Come già detto la vernice si presenta piuttosto densa e quindi ho proceduto in entrambi i casi con una diluizione pari ad un terzo di colore e due terzi di diluente.

La miscela esce bene ad una pressione di poco più di un'atmosfera senza intasamenti dell'aeropenna o accumuli di colore secco sulla punta dell'ago o sulla duse. Ancora una volta, nel caso si usi il loro diluente si presenta ancora una certa facilità alle scrostature nel caso non si presti molta attenzione nel maneggiamento delle parti verniciate; l'adesione del colore alla superficie del modello migliora sensibilmente nel caso dell'impiego del diluente "casalingo" a base di acqua ed alcool.
Anche in questo caso basta una mano di primer o di un altro colore (ho usato sempre lo stesso grigio chiaro Tamiya) per rendere praticamente invulnerabile il colore al maeggiamento più incauto.

Decalcomanie
Per l'applicazione delle decal non è stato necessario l'ausilio di alcun prodotto specifico, hanno aderito perfettamente e senza problemi di silvering; l'unica accortezza che ho avuto è stata di spennellare dell'acqua nella zona di applicazione dell'insegna e di "rollare" sulla stessa con un cotton fioc appena inumidito sempre in acqua.
Successivamente ho anche utilizzato del Micro Sol e del Micro Set (Microscale) e del Mr. Decal Softer (Gunze) per verificare che non attaccasse la vernice, cosa che non è accaduta.

Lavaggi
A colore perfettamente asciutto ho fatto un lavaggio selettivo con un Brunoi Van Dyck ad olio diluito in acquaragia sintetica inodore. Il comportamento del colore Italeri è stato perfetto: la vernice non assorbe minimamente il colore ad olio i cui eventuali eccessi possono esser rimossi senza alcin problema anche dopo 24 ore utilizzando un pennello bagnato nel predetto diluente senza lasciare alcun alone.

Per evitare che il lavaggio si spanda troppo dovendo intervenire successivamente per rimuoverlo

Pennello secco (Dry Brush)
Ho ripreso tutto il modello a pennello asciutto con prima con il Flat Armor Sand (4711AP) e poi ho aggiunto progressivamente le luci con il Flat Sand (4720AP) e, per quelle più alte, con il Flat Skin Tone Warm Tint (4603AP). Anche in questo caso i colori hanno riposto bene, ma bisogna prestare attenzione  a scaricare davvero bene il pennello, in quanto se rimane troppo colore gli eventuali segni lasciati dal pennello diventano indelebili, problema peraltro comune all'utilizzo di questa tecnica con l'impiego di colori acrilici.

Conclusioni
Premesso che i colori  sono una questione personalissima riguardo il trovarcisi bene o meno, per quello che è il mio utilizzo - mezzi militari ed applicazione ad aerografo - devo dire che non ho trovato differenze né qualitative né di utilizzo rispetto ai Vallejo o agli Andrea quindi per me l'esame dei colori che ho avuto modo di provare è stato superato con soddisfazione. Sono curioso però di provare anche gli unici due colori metallici (il Flat Aluminum ed il Glosso Silver) e la resa dei colori mimetici italiani...