• cinque stampate in plastica ad iniezione
• un foglio decal
• un pieghevole con le istruzioni di montaggio (8 pagine)

• 1^ Compagnia - 32° Reggimento Carri - Tauriano
• 4^ Compagnia - 32° Reggimento Carri - Tauriano

Non sono però certo se l'assegnazione della compagnia sia corretta in quanto fra le due targhe fornite ci sono pochi numeri di differenza (11) che non giustificano l'appartenenza del primo alla prima compagnia e del secondo alla quarta.

Le indicazioni sulla colorazione con le indicazioni dei colori ed i relativi profili in bianco e nero sono chiare ed incluse nell'apposito pieghevole, mentre il posizionamento e la numerazione sono a tratti errati.

Le stampate sono in plastica grigio chiaro di buona qualità mentre i segni degli estrattori, anche se talvolta marcati, sono in posizioni invisibili a montaggio completato. Le parti non presentano ritiri di sorta, mentre è presente qualche bava, che comunque sembra rimovibile senza particolari problemi.
Il livello di dettaglio è più che buono ed appare coerente su tutte le superfici ed i dettagli, ed anche i particolari più minuti risultano ben stampati.
Comparando il kit con i disegni del più recente depliant rilasciato dalla OTO Melara, lo scafo e la torre sembrerebbero avere delle discrepanze di circa 0.5 mm più del dovuto per il primo ed in meno per la torre.
Lo scafo è diviso in due gusci con la parte inferiore recante già stampati braccetti e ammortizzatori e sono caratterizzatti da un buon livello di dettaglio, anche se una volta montato il rotolamento e le gonne sarà dificile da vedere. I braccetti sui due lati non appaiono sfalsati come dovrebbero essere così come nella realtà, errore ereditato dal "fratello" in 1/35, ma anche qui non dovrebbe essere percettibile una volta montato il tutto.
La parte dello scafo è in un unico pezzo e reca i cavi di traino fusi che appaiono però completamente lisci, anche se non complessi da testurizzare. Anche qui eredita la griglia motore in rilievo del fratello maggiore (nella realtà è praticamente a filo) ma non dovrebbe essere problematico dissimularla non evidenziandola molto in fase di colorazione. L'alternativa è la limatura con la conseguente perdita dei rivetti che andrebbero ricostruiti e riposizionati. Anche qui il livello di dettaglio è buono e le varie componenti risultano correttamente posizionate.
I rulli di rotolamento, di rinvio e le motrici vengono fornite scomposte in due parti e sono di foggia sostanzialmente corretta e ben dettagliate. I rulli guidacingoli superiori sono in un unico pezzo ma risultano invisibili una volta montate le gonne.
Anche i cingoli sono ben defini e sono in vinile in un'unica sezione del tipo saldabile con della comune colla per platica. Ancora una volta sono di foggia corretta sia per quel che riguarda il pattino, le alette ed il pattern sulla faccia interna anche se quasi impercettibile data la scala.
La torre sembra ben fatta e ricca di dettagli. I carichi esterni sono stampati e ben dettagliati ed andranno rimossi con cautela nel caso si opti per dotarlo di corazzature aggiuntive (indipendentemente dal fatto che queste siano di tipo early o late). Il cannone ed ha l'evacuatore dei fumi del primo tipo (quello simile a quello dell'Abrams per intenderci) ed è fuso in un unico pezzo.
Tutti i portelli sia di scafo che di torre, così come quelli del telemetro laser vengono forniti già stampati e riprodurli in posizione aperta comporterebbe un lavoro non indifferente. Chiaramente il kit non prevede gli interni.
Forse un po' spessi i supporti degli specchietti retrovisori che non dovrebbe essere complicato sostiture con del tondino metallico o di plasticard di diametro appropriato.

Il foglio decal è ancora una volta errato nel rendering dello stanag, che mentre prima recava solo la parte inferiore ora ha anche quella superiore ma con fondo completamente bianco. Visto il tipo di evacuatore dei fumi è necessario applicare gli stanag in quanto antecedente all'abolizione degli stessi avvenuta nel giugno del 2000. Un foglio AWD o un qualsiasi stanag dell'Ariete con il numero 5942 potrà ovviare il problema. La foggia delle insegne di compagnia questa volta è correttamente rettangolare.
Il foglio di istruzioni è stampato in bianco e nero e la sequenza di montaggio appare chiara e non dovrebbe riservare sorprese. I profili sono per due carri, uno con livrea monocromatica ed uno con mimetica a tre toni. Anche qui è da tener presente che ad oggi ne esiste uno solo presso la scuola Tramat di Roma Cecchignola con tale livrea (quello conservato presoo la Scuola di Cavalleria di Lecce è posticcio ed è un prototipo fra l'altro mancante del gruppo motopropulsore) .