• quattordici stampate in plastica grigia
• una stampata in plastica trasparente
• la canna del mortaio in metallo tornito
• una plancia di fotoincisioni
• un foglio decal
• un pieghevole con le istruzioni per il montaggio e le indicazioni per la colorazione (otto pagine)

• Unità non identificata - Stati Uniti 1944
• Unità non identificata - Stati Uniti 1944
• 2^ Divisione Corazzata - Belgio 1944

Il telaio si presenta come un unico pezzo con un bel dettaglio sulla parte inferiore ed include anche la parte inferiore del blocco motore/trasmissione. Viene fornito anche il motore completo di radiatore e ventola che richiederà un po' di dettaglio a livello di cablaggio. E' possibile riprodurre il mezzo sia con il verricello che senza, anche se a differenza del kit del M2 non vengono forniti né il cavetto né la sezione di catena, mentre il gancio in plastica lo è.

Il sistema di sospensioni è reso molto bene e con un livello di dettaglio molto buono sia per quello che concerne le ruote motrici che i rulli di rotolamento e di rinvio. Lo stesso si può dire delle singole sospensioni che sono costituite da oltre dieci pezzi ciascuna. Alcune immagini d'epoca riportano sulla parte D32 un foro di alleggerimento ovale e sulla D21 sempre un foro di alleggerimento ma di foggia rotonda. Mancando però un riscontro ufficiale, starà al modellista riprodurli o meno sulla base del soggetto che vuole realizzare o della documentazione a disposizione.
Anche le ruote anteriori gommate sono molto ben riprodotte anche se forse l'effetto peso sulle stesse è forse troppo marcato e si dovrà lavorare un po' per aver ragione della linea centrale di fusione lungo la circonferenza del pneumatico. I cerchioni sono dettagliati sia esternamente che internamente, anche se manca la valvola per il gonfiaggio.

I cingoli sono in plastica, già preformati con il profilo che assumono sul carrello e divisi in due parti. Il livello di dettaglio è ottimo sia per quanto riguarda la parte interna che quella esterna.

La sovrastruttura si compone di diverse parti. Partendo da quella anteriore, la protezione del radiatore è realizzabile sia con le alette aperte che chiuse e per questo sono forniti due diversi telai: uno aperto su cui si dovranno montare le "alette" fornite in fotoincisione secondo l'inclinazione desiderata, l'altro già completo delle alette in posizione chiusa.
Il parabrezza è compreso nella stampata dei trasparenti e la sezione in vetro dovrà essere mascherata per poter procedere alla colorazione dei montanti.
Il cofano motore è in un unico pezzo, ma nella parte interna è presente una linea di fede che ne agevola il taglio in caso lo si voglia rappresentare aperto e con il motore in vista. Forse il dettaglio delle caratteristiche maniglie del cofano a forma di T avrebbe potuto essere reso meglio. Buone le portiere la cui parte superiore è in fotoincisione.
Ci sarà da prestare un po' di attenzione ai segni degli estrattori presenti sotto i parafanghi. Sono possibili due configurazioni per la fanaleria anteriore: di tipo iniziale e da combattimento.
Ben fatto e dettagliato anche il comparto del pilota, con il figurino di quest'ultimo fornito in una stampata a sé stante.
Anche le pareti laterali del vano di combattimento sono mutuate dal precedente M2, mentre quella posteriore munita di porta è inserita in una delle nuove stampate, ed anche in questo caso i vani per lo stivaggio delle munizioni non sono rappresentabili aperti in quanto i coperchi di questi ultimi non sono separati. L'interno della camera di combattimento è completamente nuovo, così come il mortaio che appare molto ben fatto, ricco di dettagli e completo anche della piastra per il tiro a terra e non dall'interno del mezzo.
Per l'armamento secondario è bene ricordare che questo ufficialmente era costituito da una sola mitragliatrice Browning calibro .30 (7.62mm), cosa di cui si dovrà tener conto quando si dovrà montare il treppiede per il tiro a terra con quest'ultimo e la relativa staffa di fissaggio, in quanto ne sono forniti 2 per la 0.30 ed uno per la 0.50.