heinkel 111 003
di seguito vi posto vademecum da me studiato appositamente per distinguere le varie versioni, dagli inizi all'ultima versione, la 23
DISTINGUERE LE VERSIONI DELL’HEINKEL HE111
Di seguito elenchiamo le differenze in seno alla versione più prodotta del 111, la ’ H’. Questa venne preceduta da alcune pre-produzioni denominate ‘P’ che diedero al nostro velivolo la caratteristica linea da tutti conosciuta. Vengono escluse per evitate confusione, le primissime ‘E’ e la ‘Z’ Zwilling (gemelli).
Come per quasi tutti gli aerei tedeschi, differenziare una versione dall’altra è sempre stato piuttosto difficile, solo un’ occhio esperto e allenato riesce a distinguerli. E’ quindi per questo motivo che abbiamo pensato di creare un vademecum che può servire a meglio realizzare un Heinkel 111 curandone anche i minimi dettagli.
L’ He111 P rispetto alla versione precedente aveva una cabina ridisegnata, completamente vetrata per migliorare la visibilità e il confort dell’equipaggio.
Le versioni P e H differenziavano solamente per le motorizzazioni:la P montava motori DB 601A-1
(1,100 Hp). La produzione iniziò alla fine del 1938. P-1, P-2 e P-4 (differenti tra loro solo per piccoli particolari), dalla versione P-6 vennero montati motori DB 601 N (1,175 Hp).
Dalla catena di montaggio iniziata nel 1940 uscirono circa 350 esemplari.
HE111 H
La produzione della versione H iniziò immediatamente dopo la P utilizzando motor JUMO 211.
La prima di queste versioni, l’ H-1 usava motori JUMO 211 A-1, con la nascita del modello H-2 questi vennero sostituiti con i più recenti JUMO 211 A-3 (sia il primo che il secondo motore avevano una potenza di 1000 Hp). All’inizio della IIWW la Luftwaffe annoverava tra le sue fila circa 400 velivoli delle 2 versioni.
La H-3 entrò in produzione alla fine del 1939, adottando motorizzazioni JUMO 211 D-1 (1,200 Hp). Questa versione aveva in più rispetto alla precedente, 2 mitragliatrici sui finestrini laterali posteriori (già presenti su alcuni H-2), 1 mitragliatrice in più sopra quella già presente nella cupola vetrata in posizione anteriore, 1 mitragliatrice MGFF da 20mm nella zona anteriore della gondola ventrale oltre a quella posteriore già presente nelle altre versioni.
La mitragliatrice da 20mm nella gondola, serviva per finalizzare al meglio gli attacchi alle navi.
350 esemplari di questa serie risultavano costruiti all’estate del 1940.
La versione H-4 seguì immediatamente la precedente ed i primi esemplari iniziarono l’assemblaggio nel settembre del 1940.
Questo modello aveva la particolarità di poter montare a copertura del vano bombe (che a questo punto risultando inutilizzabile, vennero ricoverate al suo interno 2 unità di tipo 4ESAC), 2 tipi di rack denominati PVC1006 e ETC2000 per il trasporto di ordigni SC1000 e SC1800 (bombe rispettivamente da 1000 e 1800 kg.). di questa versione solo 150 esemplari vennero costruiti.
L’ H-5 divenne un ricognitore derivato direttamente dalla versione H-4 sulla quale vennero fatte modifiche di poco rilievo. Alla fine del 1941 risultarono costruiti 500 esemplari circa
Nel giugno del 1941 iniziò la produzione dell’ H-6. quest’ultima montava 2 motori JUMO 211 F-1 (1,340 Hp). Alla fine del 1942 vennero costruite circa 1800 unità, diventando così la versione più prodotta tra i modelli “H”. Oltre al potenziamento dell’impianto radio e dell’armamento, nacque la particolarità di poter chiudere la cappottatura dorsale scorrevole, con una vetrata a soffietto che limitava il passaggio dell’aria quando la postazione non era utilizzata. Gli attacchi ventrali presenti
sulla versione H-4 permettevano di montare 2 rack modello PVC 1006B per il trasporto di altrettanti siluri LT F5b.
Solo le ultime versioni vennero motorizzate con i più potenti JUMO 211 F-2 (come quelli presenti sulla versione H-16) che montavano pale in legno più larghe.
L’ H-8 nacque specificamente con l’obiettivo di poter penetrare gli sbarramenti degli inglesi che al tempo erano costituiti da palloni ancorati a terra da grosse funi. Era stata quindi studiata una ’ impalcatura ’ larga come tutta la parte frontale del velivolo, attaccata alle estremità alari, si congiungeva ad una sorta di ‘rostro’ posto di fronte alla cabina che permetteva di ‘tagliare’ le cime che legavano i palloni. L’ H-8 nasce utilizzando le cellule degli H-3 e H-5 e ne vennero completate solo 30 unità.
L’ H-9 montava il taglia cavi (kuto-nase) direttamente sulla vetrata anteriore. Questo rinforzo costituito da una barra a ‘L’, correva sui lati della cabina, congiungendosi nella bolla anteriore appena sopra la mitragliatrice. Di questa versione ne vennero realizzate solo alcune unità.
L’ H-10 e H-11 furono le due versioni successive che vennero realizzate in significanti quantità. La produzione iniziò alla fine del 1942.
Motorizzate con JUMO 211 F-1 e indifferentemente con JUMO 211 F-2, venne utilizzata una tipologia di elica in legno ancora più larga della precedente (denominate V11), con un’ogiva maggiorata e la i nuovi scarichi singoli (anziché intubati come nelle versioni precedenti) con particolari ‘ rompifiamma ‘.
Anche l’armamento venne modificato sostituendo la mitragliatrice frontale con un cannoncino MGFF da 20mm, quella dorsale era ora un’ MG 131 da 13mm e anche la zona posteriore della gondola ventrale montava ora un’ MG81 oppure un’ MG81Z .
L’ H-11 montava per la prima volta una carenatura fissa nella postazione dorsale, in sostituzione di quella a soffietto. Su quest’ultima versione era facile vedere montato anche il sistema Kuto-nase,
utile perle incursioni a bassa quota.
L’ H-10 ebbe una produzione limitata ma l’ H-11 venne realizzata in circa 510 unità, finendo la sua costruzione nell’estate del 1943. Questi velivoli vennero utilizzati per la maggiore sul fronte orientale.
L’ H-11 venne seguita da due sottoversioni: l’ H-12 era stata disegnata per trasportare bombe volanti Hs293 e PC1400X . La versione ‘ lungo raggio ‘ derivò direttamente dall’ H-10 e venne denominata H-14 della quale vennero solo costruiti 50 esemplari.
Nel 1942 iniziò la costruzione di un’altra versione molto importante, l’ H-16. le differenze con l’ H-11 erano soprattutto nell’armamento. Le mitragliatrici sui finestrini laterali, vennero sostituite con mitragliatrici MG81Z da 7.92mm. La parte terminale di coda venne troncata per permettere l’aggancio della fune di traino per alianti. Alcuni velivoli montarono nel cono tronco di coda una mitragliatrice fissa MG17 da 7.92mm. La gondola ventrale venne modificata lasciando solo una mitragliatrice MG81Z montata nella zona posteriore, mentre anteriormente spariva la vetrata e l’armamento che venne sostituito da una lastra metallica sagomata.
Inoltre la versione notturna era munita di antenne radar montare sotto le ali. Le versione a lungo raggio montavano inoltre il sistema di antenna dorsale per la ricerca radio Peil GV .
Il vano bombe venne spesso usato per alloggiare serbatoi supplementari.
Alla fine del 1943 1.100 H-16 vennero prodotti, rendendo questa versione la più costruita delle serie ‘ H ’ nel periodo di fine guerra.
L’ H-18 era un bombardiere a lungo raggio per la quale conversione vennero usati sia gli H-6 che gli H-16, venne ridotto l’equipaggio a soli 3 componenti spingendo il raggio d’azione del velivolo a km. 2.800 con un carico di 2.000 kg. Poche unità vennero prodotte.
L‘ H-19 venne cancellata e verso l’inizio del 1944 iniziò la produzione della versione finale più considerata; l’ H-20. Quest’ultima era una versione nata specificatamente come bombardiere notturno che montava una torretta dorsale rotante di 360°, la mitragliatrice anteriore venne sostituita con MG131 da 13mm, alcune versioni montavano due MG131 al posto delle MG81Z sui finestrini laterali mentre gli scarichi montavano parafiamme tubolari.
Circa 600 esemplari vennero costruiti
L’ H-21 fu una versione migliorata dell’ H-20, con mansioni di bombardiere d’alta quota. I motori destinati a questo velivolo erano gli JUMO 213E (1,750 Hp.) la qui produzione venne però cancellata. Solamente 22 esemplari motorizzati JUMO 211F con turbocompressori vennero terminati.
La versione H-22 non fu altro che una conversione dell’ H-20, nata come piattaforma volante (notturna) per il lancio della bomba volante V-1. Montata su un rack in PVC ancorato tra la fusoliera e la gondola motore destra, la V-1 veniva sganciata all’incirca tra i 150 e i 100 km. dal bersaglio ad un’altitudine di circa 500 mt. dal suolo. Solo pochi aerei vennero prodotti e assegnati ai KG3 e KG53.
L’ultima versione dell’ Heinkel 111 fu l’ H-23. Anche questa era una conversione dell’ H-20 e venne utilizzata per il trasporto di 8 soldati delle forze speciali. Solo alcuni vennero realizzati durante l’autunno del 1944.
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