Il foglio decal a corredo del kit consente di realizzare sei soggetti:
- Guards Armoured Division - Germania 1945
- HSC of Driving & Mainteinance School - Lulworth 1943
- HSC of Garde Hussar Regiment - Esercito danese 1950
- RHQ 3RTR, 29th Armoured Brigade, 11th Armoured Division - Germania 1945
- 64th Anti-Tank Regiment RA, 78th Infantry division - Italia 1944
- C Squadron, 4th Hussars - Malesia 1950
Le indicazioni sulla colorazione con le indicazioni dei colori Gunze (sia acrilici che a smalto) e Humbrol e Tamiya con i relativi profili al tratto ed in toni di grigio (quest'ultimo relativo all'unico esemplare mimetico dei sei, quello ambientato in Italia) sono chiare e riportate sulla seconda pagina del fascicolo. Tutte le stampate sono in plastica di colore verde oliva che appare essere di buona qualità e lavorabilità. Le superfici esterne non presentano alcun segno di ritiri, le bave ed i segni degli estrattori sono ridoitti al minimo e non dovrebbero presentare particolari difficoltà in fase di rimozione. Il dettaglio è eccellente: molto fine, ben reso e coerente su tutte le superfici, ma la sottigliezza dei parafanghi e le linee di saldatura sullo scafo meritano una menzione particolare; senza dubbio si tratta del miglior dettaglio riprodotto da Bronco sui suoi kit. La vasca dello scafo è molto ben stampata in un unico pezzo. Ciascuna della sospensioni anteriori si articola su ben dodici parti che ne consentono il posizionamento così come lo si desidera. Ogni balestra, sia anteriore che posteriore, è divisa in due parti da unire longitudinalmente, soluzione che se da un lato consente di avere un ottimo dettaglio delle parti dall'altro richiede attenzione durante il montaggio in quanto si dovrà prestare attenzione al fatto che la linea di giunzione non sia evidente. Un altro punto che sembra richiedere un po' più di attenzione è quello dell'assemblaggio dei cerchi e dei mozzi delle ruote in quanto l'insieme appare un po' delicato. Posteriormente anche il differenziale è costituito da due parti e le prove a secco hanno evidenziato come si incastrino in modo molto preciso. Lo stesso si può dire riguardo all'incastro fra la parte superiore ed inferiore dello scafo. Anche i cerchi sono molto ben dettagliati e presentano i caratteristici mozzi di foggia diversa per l'avantreno ed il retrotreno, quindi bisognerà prestare attenzione a non confonderli in fase di assemblaggio e l'unico dettaglio mancante è rappresentato dalle valvole di gonfiaggio degli pneumatici. Le gomme sono in vinile piuttosto rigido con una buona riproduzione del battistrada e riportano sulla spalla la dicitura del modello e del fabbricante (Dunlop). Il kit è fornito completo degli interni (sia per quanto concerne il vano di combattimento che quello motore) e tutti i portelli sono separati in maniera tale da poter essere rappresentati sia aperti che chiusi. Anche qui il dettaglio è molto buono e si può apprezzare la cura prestata dai tecnic Bronco nel realizzare tutte le parti interne senza segni di estrazione visibili ad eccezione del fondo, dove però dovrebbero venire coperti dal montaggio dei vari dettagli. Molto belli il gruppo dello sterzo, i leveraggi del cambio, la trasmissione, la radio (attenzione alla piegatura della guardia in fotoincisione), il motore ed il serbatoio del carburante.. Ampia anche la dotazione di carichi interni (cassette di munizioni, porta attrezzi, caricatori, ecc.), esterni (pala, piccone, estintori, ecc.) e di armi. Queste ultime sono riprodotte e stampate in modo eccellente (con l'unica eccezione di alcuni minuscoli segni di estrazione sugli Enfield) e spaziano dai già citati Enfield, al Bren alla Thompson e sono impreziosite anche da dettagli in fotoincisione. A completare il quadro anche una discreta quantità di dotazioni individuali quali elmetti, zaini, borracce, sacchi ed attrezzi. All'interno della scatola troviamo anche un figurino in resina che ricorda molto nella posa e nelle fattezze il Michael Caine visto in "Quell'ultimo ponte". A parte la predetta somiglianza, il soggetto è molto ben stampato ed è caratterizzato da un buon panneggio della "combat dress" e da una discreta espressività del volto il che lo rende superiore a molti figurini che possiamo trovare a corredo di mezzi in plastica ad iniezione.
Le fotoincisioni sono ben realizzate, molto sottili e non dovrebbero presentare particolari problemi in quanto non ci sono piegature molto complesse.
Il foglio decal è ben stampato ed in registro ed è di produzione dell'italiana Cartograf. Il foglio di istruzioni è stampato in bianco e nero e la sequenza di montaggio appare tutto sommato chiara e consente di individuare i passaggi più complessi.
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