Il foglio decal a corredo del kit consente di realizzare sette soggetti:
- 12th Polldian Uhlans Recon Rgt, 3rd Carpatian Infantry Div. - Italia 1944
- 27th Lancers- Italia 1944
- 2nd Household Cavalry, VIII Corp. - Europa Nord Occidentale 1944/45
- Royal Dragoons, ACR XII Corps - Europa Nord Occidentale 1944/45
- Israeli Defence Force - 1956
- 12th Manitoba Dragoons, II NCanadian Corps Armoured Cars Rgt - Belgio Settembre 1944
- Australian CMF - Australia Occidentale 1944
Le indicazioni sulla colorazione con le indicazioni dei colori Gunze (sia acrilici che a smalto) e Humbrol e Tamiya con i relativi profili in scala di grigi sono chiare ed incluse nell'apposito pieghevole. Tutte le stampate sono in plastica di colore verde oliva, ad eccezione di quella dei trasparenti, ed appare essere di ottima qualità. Sull'esemplare utilizzato per la recensione non sono presenti segni di estrazione in posizioni visibili a montaggio ultimato, le linee di fusione sono praticamente invisibili, non ci sono bave, gli unici segni di ritiro compaiono sulla protezione della presa d'aria del motore (parte 18D) ed il tutto sembra ingegnerizzato in modo tale da ridurre al massimo i problemi derivanti dal distacco delle parti dai telai. Il livello di dettaglio è elevatissimo e coerente su tutte le superfici ed i dettagli, ed anche i particolari più minuti risultano davvero ottimamente stampati. Le parti principali in cui è scomposto lo scafo sono:
- il pavimento (con ben visibili i segni degli estrattori sulla parte interna, che però non presentano problemi alla loro rimozione)
- due paratie laterali (con i portelli di accesso separati e rappresentabili sia aperti che chiusi visto anche il dettaglio interno degli stessi)
- la paratia anteriore (con la culla per la mitragliatrice da 0.30 separata e replicata veramente alla perfezione)
- la piastra frontale anteriore (anche questa con i portelli per la visione esterna di pilota e mitragliere rappresentabili sia aperti che chiusi)
- la piastra superiore anteriore (con un bellissimo dettaglio degli alloggiamenti degli iposcopi del pilota e del mitragliere rappresentabili ruotati su qualsiasi angolo oltre che con gli iposcopi installati o meno in quanto anche i relativi portellini di protezione sono separati)
- la piastra posteriore superiore
- la piastra posteriore inferiore (l'unica cui si dovrà prestare un po' di attenzione in più durante il montaggio in quanto priva di tacche di riferimento per il corretto posizionamento)
- un superbo ponte superiore (dal livello di dettaglio eccellente, inclusa la dentatura per l'alloggiamento dell'anello di torretta e d i due cofani motore separati e rappresentabili sia aperti che chiusi, anche se nel primo caso sarà necessario lavorare un attimo per eliminare i segni degli estrattori dalle superfici interne)
Il sistema delle sospensioni, anche se semplice, è ben reso anche nei dettagli ed si compone dei gruppi assali/differenziale (in due parti), delle scatole dei differenziali, dei mozzi delle ruote ed i meccanismi dello sterzo (solo per la parte anteriore). Anche le balestre sono composte da due pezzi (attenzione ai segni di estrazione in positivo che andranno rimossi prima dell'accoppiamento). Oltre a questo questa sezione consta degli alberi di trasmissione e numerosi altri piccoli dettagli che sembrano non presentare particolari problemi di assemblaggio. Le ruote sono anch'esse stampate in due parti, non mostrano, giustamente, alcun effetto peso e riportano correttamente sia i dettagli del mozzo che del cercio che della bullonatura. La "chicca" è rappresentata dall'ottimamente resa scritta con i dati relativi al produttore ed alle caratteristiche del pneumatico riportate sulla spalla esterna dello stesso. Anche i serbatoi laterali esterni sono molto ben resi sia nella parte in plastica sia in quella dei fascioni di fissaggio in fotoincisione (i meccanismi di aggancio sono comunque in plastica) e comprendono tutto il sistema delle tubazioni di alimentazione.
La torre è composta da tre parti principali: guscio superiore, semiguscio inferiore posteriore ed anello di torretta inferiore. Ad un primo esame anche questa è molto ben fatta ma ad un esame più accurato la piastra posteriore sembra essere troppo inclinata rispetto a quanto si può verificare dai disegni e dalle immagini dei mezzi reali. Lo spessore della plastica è però tale da consentirci di porvi rimedio. Anche la piccola bugna sul lato sinistro della torre è stata riprodotta correttamente e posizionata correttamente e le due linee sottostanti esistono sul mezzo reale e non vanno eliminate. Il pezzo da 37mm è ben riprodotto e comprende anche la culla e la culatta completa delle guardie a protezione dell'equipaggio dal rinculo del pezzo. Esternamente lo scudo è molto ben replicato incluso il dettaglio delle viti di fissaggio. Anche se l'annuncio iniziale lo prevedeva, la scatola non include interni (ad eccezione di quanto vito per il cannone) se non la stessa radio che si trova nel kit della Humber Mk I, visibile solo parzialmente con i portelli aperti e senza equipaggio a bordo.
Tutti i dettagli (carichi esterni, maniglie, dotazioni, attrezzi, ecc.) sono forniti separatamente e sono caratterizzati da un livello di dettaglio ancora una volta ottimo e non essendo stampati sulle superfici incrementano sensibilmente il realismo del modello finito. Fra questi meritano una citazione particolare lo specchietto retrovisore (attenzione alla separazione dallo sprue), le marmitte (in 7 parti e complete di protezioni blindate separate), le Browning da 0.30 (attenzione sia alla separazione dal telaio sia al montaggio che perdonano poco o nulla). Inoltre viene fornita una plancia in fotoincisione contenente una serie di lettere e numeri che permettono di riprodurre i numeri di fusione.
Il foglio decal è ben stampato ed in registro ed ancora una volta è stato realizzato dalla italiana Cartograf. Le istruzioni, stampate in bianco e nero in un misto tra la formula fascicolo e pieghevole, in linea generale sono ben fatte, ma presentano alcune "anomalie". Inizio con i profili relativi alla colorazione dei mezzi dicendo che, se da una parte è vero che sei mezzi su sette sono in livrea monocromatica, i profili dell'unico mezzo con mimetica a due toni è della stessa dimensione degli altri, ossia in formato francobollo (circa 2,5x1,5 cm)! Un buon ingrandimento fotostatico dovrebbe comunque aiutarci ad evirate un mal di testa in fase di colorazione. Altra stranezza è che le non venga fatto alcun riferimento al montaggio della canna del cannone in alluminio tornito, limitandosi a trattare quello della controparte in plastica che, per quanto buona, non è certo all'altezza della prima. Attenzione al montaggio della piastra posteriore inferiore, sulla quale alcuni esemplari montavano le staffe in fotoincisione (parte 21), anche se questo non è in alcun modo menzionato al momento giusto ma appare solo successivamente. In ogni caso affidarsi al materiale di riferimento sul mezzo che si intende realizzare. Per quanto riguarda altri particolari quali ad esempio il posizionamento delle antenne, la foggia dei portelli e dell'armamento secondario sul cielo della torre, osservando foto e disegni d'epoca potremmo notare delle discrepanze rispetto a quanto il kit ci offre, ma dobbiamo tenere presente che quanto riportato sulle istruzioni è corretto ma che dalle fabbriche e dalle officine campali sino uscite torri in diverse configurazioni, senza che questo infici la validità del kit.
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