Italeri 1270S

Kit: SM 82
Scala: 1/72
Tipologia: Plastica a iniezione
Stampo: Nuovo
Prezzo: € 38.00
Sono probabilmente molti gli aeromodellisti italianofili che da anni attendevano la riproduzione in scala del Savoia Marchetti SM 82 Marsupiale.
C’era stata in passato l’edizione in vacuform dell’AV-USK completata da alcuni particolari in plastica stampata short run ma di non facilissima reperibilità e comunque assai basica.
Finalmente l’Italeri ha prodotto un modello in scala 1/72 di questo ottimo aereo che è stato uno dei pilastri della Regia Aeronautica ed uno dei migliori aerei, nel suo ruolo, di tutta la seconda guerra mondiale..
Il kit si compone di cinque stampate complessive:
  • una stampata assai ampia con le due semifusoliere, il motore centrale completo e relativa naca ed elica, i portelloni ventrali, il timone ed altri particolari
  • una stampata ugualmente ampia con le ali ed i pavimenti interni
  • due stampate identiche con i motori alari, i carrelli, i piani di coda ed un kit di bombe
  • una stampata con le finestrature
  • un foglio di decal per tre esemplari diversi
  • un foglio di istruzioni
  • un magnifico libricino sull’ SM82 con un vero e proprio walk around realizzato sul mezzo conservato a Vigna di Valle, completo di foto degli interni
Ogni semifusoliera si presenta stampata su tutte e due le facce, nel senso che anche l’intelaiatura interna è riprodotta in maniera abbastanza verosimile ed in maniera comunque sufficiente a soddisfare le esigenze di chi vorrà montare l’aereo con i portelli di carico aperti.
Non manca neppure la riproduzione, nei limiti imposti dalla scala, di pannelli comando o quadri di strumenti presenti qui e là all’interno della fusoliera. Sono presenti persino i contenitori per la raccolta dei bossoli
Purtroppo, a guastare un po’ la festa ci sono due o tre segni di estrattori che cadono in posizioni assai visibili e dei quali almeno uno di difficile stuccatura perché cadente proprio all’incrocio di tre dei montanti interni di fusoliera. Difficile non vuol dire ovviamente impossibile.
Tutte le parti mobili risultano già a se stanti, facilitando così chi voglia “movimentare” un po’ il modello attraverso gli alettoni o il timone di direzione.
I carrelli appaiono ben fatti ed altrettanto ben fatto appare il vano alare che li accoglie, ricco di dettaglio. Le ruote presentano il cosiddetto effetto peso ed il ruotino di coda è scomposto in forcella e ruota, per il massimo realismo.
Le piccole e numerose finestre della fusoliera risultano piuttosto spesse, ma ben realizzate.
Buono anche il tetto del posto di pilotaggio che presenta la possibilità di lasciare aperto lo sportello superiore d’emergenza.
Forse sarà necessario aggiungere qualcosa di dettaglio al posto di pilotaggio, le cinture ad esempio, ma parliamo di inezie. Non manca l’apparato radio interno riprodotto abbastanza bene.
Assenti le travature trasversali di fusoliera che andranno riprodotte con un po’ di pazienza e di sprue filato o filo di ottone.
Qualche dubbio sulle pannellature longitudinali esterne di fusoliera: a giudicare dalle foto, tali pannellature non dovrebbero esistere trattandosi soltanto dei punti di attacco del rivestimento in tela ai correntini di fusoliera, sicchè si potrebbe (o forse si dovrebbe) procedere alla loro stuccatura con eliminazione del problema alla radice.
Per quanto riguarda i dati dimensionali del modello si è provveduto ad un confronto diretto con i disegni in scala 1:72 elaborati da Giorgio Bignozzi e stampati nel paginone centrale del numero 14 di “Ali d’Italia”.
Appoggiando sul disegno una delle due semifusoliere, questa appare eccedente, rispetto al disegno, di circa un centimetro, ossia una settantina di centimetri al vero (ma su un mezzo che misurava circa 23 metri di lunghezza).
Appoggiando invece la stessa semifusoliera sulla vista in pianta dell’aereo presente nella stessa rivista si nota che l’ala coincide pressochè perfettamente con i disegni mentre la fusoliera eccede questa volta il disegno ma solo di pochi millimetri.
Il mistero si risolve rapidamente misurando i disegni: il disegno in pianta è mezzo centimetro più lungo di quello della vista laterale.
A questo punto appare difficile affermare chi sia nel giusto, posto che risultano discordanze anche nell’ambito dello stesso disegno.
Le decal sono di buon livello e consentono la realizzazione di tre velivoli diversi, di cui almeno due molto conosciuti. Un esemplare della 205^ Squadriglia del 12° Stormo da bombardamento terrestre, basato sull’isola di Rodi, a Gadurrà, nel settembre del 1940. La mimetica, molto bella e non molto usuale, è a bande larghe verde e marrone, intercalate da bande più sottili sabbia.
L’altro velivolo molto conosciuto è quello della 604^ Squadriglia da trasporto (604-2), con mimetica a fondo sabbia e chiazze piccole verde e marrone. Di questo velivolo, o meglio del 604–4 esistono molte foto facilmente reperibili, che consigliamo di verificare perché la mimetica di quest’ultimo velivolo si presenta un po’ diversa, con le chiazze marroni e verde molto più ampie e con andamento irregolare.
Il terzo velivolo appartiene al 32° Stormo B.T., basato a Decimomannu nell’agosto del 1940. Mimetica verde con fitte chiazze sabbia a loro volta chiazzate di marrone all’interno.

Livello di dettaglio:
Accuratezza:
Rapporto prezzo/qualità:
Valutazione complessiva:

L’apparente contraddittorietà della valutazione complessiva rispetto a quelle parziali deriva dalla valutazione del magnifico libbricino compreso nella confezione, con disegni tratti dai manuali dell’aereo, foto a colori dell’unico esemplare sopravvissuto (interni ed esterni), foto d’epoca: mai visto in nessuna confezione di nessuna marca.
Sicuramente, nel complesso un bel modello di un bell’aereo, del quale vengono comunque colte molto bene le linee e restituito quanto meno l’aspetto complessivo. Forse vale la pena di soprassedere alla ricerca di eventuali incorreggibili difetti di misura e dedicarsi invece ad un montaggio e ad una colorazione che, considerate le accattivanti livree possibili, sicuramente daranno soddisfazione al modellista.
A questo punto si deve soltanto elevare una preghiera all’Italeri: con questo bel modello abbiamo anche le ali ed i piani di coda, nonché i motori, dell’S75, altro aereo importantissimo nella storia della nostra aeronautica. Mancherebbe soltanto la fusoliera. Fateci questo regalo!

Note: La valutazione espressa non è direttamente riconducibile ad uno o più parametri assunti come riferimenti assoluti, ma esprime quelle che sono le impressioni del redattore riguardo lo specifico kit.

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