Il foglio decal a corredo del kit consente di realizzare otto soggetti:
- s.Pz.Abt.503, France 1944
- 1./s.Pz.Abt.501, France 1944
- 3./s.H.Pz.Abt.501, Ohrdruf 1944
- Pz.Abt.506, Germany 1945
- 1./s.Pz.Abt.101, France 1944
- 1./s.H.Pz.Abt.FHH., Hungary 1945
- 3./s.H.Pz.Abt.506, Germany 1945
- 3./s.H.Pz.Abt.506, Germany 1945
Le indicazioni sulla colorazione con le indicazioni dei colori Gunze (sia acrilici che a smalto) con i relativi profili a colori sono chiare ed incluse nell'apposito pieghevole. Tutte le stampate sono in plastica di colore grigio chiaro di ottima qualità ad eccezione delle due trasparenti dedicate a iposcopi ed altre parti chiare. Le superfici esterne non presentano alcun segno di ritiri o di estrazione, mentre per quanto riguarda l'interno spesso sono presenti, specie sulle paratie, evidenti i segni degli estrattori che comunque non rappresentano un problema in quanto a montaggio completato risultano invisibili. Il livello di dettaglio è elevatissimo e coerente su tutte le superfici ed i dettagli, ed anche i particolari più minuti risultano davvero ottimamente stampati. La maggior parte delle componenti del kit proviene dalla scatola n. 6232 dedicato allo stesso soggetto ma senza lo Zimmerit (scafo, sospensioni, rotolamento, bocca da fuoco, ecc.), altre sono mutuate da altri kit di Tigre o Pantera (attrezzi, armamento secondario, grilli di traino, ecc.). Le parti nuove si limitano ai “magic track”, alle plance fotoincise, la torre e la parte superiore dello scafo munite, appunto, di Zimmerit così come parti da non utilizzare relative al carro con torre Porsche. La vasca dello scafo proviene dal precedente kit #6232, ed è di tipo classico (pavimento, due piastre laterali e frontale inferiore) con dettagli in rilievo sul fondo e gli alloggiamenti per i gruppi di riduzione finale. Le parti interessate al rivestimento in Zimmerit sono quella frontale e quella posteriore (separata). I dettagli sui gruppi di riduzione è generalmente ben reso e definito, anche se abbiamo notato parti dove avrebbe potuto essere migliore, anche se in effetti risulterebbe difficilmente visibile a montaggio avvenuto. Sulla piastra posteriore gli scarichi hanno i tubi forati ed i relativi supporti sono forniti sia in plastica che in fotoincisione. Anche la parte superiore dello scafo proviene dalla stessa scatola precedentemente menzionata, ache se ha ricevuto anche questa la sua brava "razione" di pasta amagnetica applicata sulle piastre frontale e laterali. Il dettaglio è anche qui ottimo e realizzato principalmente in negativo e portelli, griglie, iposcopi, alloggiamento corazzato dell'MG 34 e piastra centrale a protezione del motore sono tutte parti a sé stanti.Molto bello il fanale anteriore realizzato in due parti e corredato, oltre che di una lente trasparente, anche del cablaggio in metallo pre formato. Tutte le prese d'aria del motore hanno griglie di protezione e guardie fotoincise, e quindi si dovrà prestare attenzione, durante la fase di piegatura di queste ultime, a non danneggiare la trama della griglia. I parafanghi sono in un singolo pezzo ad eccezione della parte parte mobile anteriore ed ancora una volta si può scegliere fra gli attrezzi con supporti pre stampati o fra quelli con supporti separati in fotoincisione. Altra opzione disponibile è quella relativa ai grilli per il fissaggio dei cavi di traino agli occhioni previsti sullo scafo che vengono forniti sia in metallo che in plastica. Posteriormente noteremo che lo spessore degli occhioni non consente un corretto alloggiamento dei grilli e, personalmente, ritengo sia meglio lavorare all'assottigliamento degli occhioni che all'allargamento dei grilli. La torre è anch'essa caratterizzata dalla presenza dello Zimmerit ed il cielo della stessa si presenta con alcune migliorie rispetto a quella del modello da cui deriva, mostrando, ad esempio, una migliore resa delle saldature e dei dettagli. La scatola comprende anche due diversi anelli di cupola, gli iposcopi in plastica trasparente e la ralla per il montaggio della MG 34 per l'impiego contraereo. Il portello del servente è di tipo tardo (40mm di spessore) con il pannello inferiore separato e completo del volantino di bloccaggio, delle maniglie e del braccio che ne consente la tenuta in apertura. Gli interni della torre sono parziali e si limitano alla culla, agli organi elastici ed alle guardie laterali del pezzo che viene fornito dia in plastica che in alluminio tornito, mentre il freno di bocca è in plastica e consta di tre parti. Esaminando lo scudo del cannone, ci si accorge della mancaza della saldatura laterale, che non sarà problematico riprodurre con dello sprue stirato. L'ampio portello posteriore viene fornito con due differenti "motivi" di Zimmerit: ad andamento verticale o circolare.
Per i cingoli la Dragon abbandona temporaneamente il suo rivoluzionario vinile per tornare ai "Magic Track" che, se da una parte mostrano il superbo dettaglio di sempre, dall'altra mostrano però dei minuscoli segni di estrazione sulla parte interna di tutte le maglie che non dovrebbero essere difficili da rimuovere, ma trattandosi in totale di oltre 200 maglie sicuramente non sarà la parte più divertente da affrontare. Le maglie andranno incollate e quindi ne risulta che i cingoli non sono snodati; utilizzando della colla tipo la Contacta della Revell, non ci saranno però problemi di sorta nel replicare la giusta forma del cingolo in quanto si avrà tutto il tempo di posizionare le maglie al meglio prima che l'incollaggio diventi definitivo.
Le fotoincisioni sono come sempre all'altezza e riguardano principalmente gli alloggiamenti delle prese d'aria ed altri dettagli minori (galletti, supporti vari, ecc.). Essendo queste molto sottili occorre prestare attenzione a non piegarle sia quando sono sul telaio che durante le fasi di taglio.
Il foglio decal è ben stampato ed in registro ed ancora una volta sono prodotte dalla italiana Cartograf. Il foglio di istruzioni è stampato questa volta su carta patinata di discreto peso non nel classico duotono azzurro e e nero bensì con un misto di diagrammi al tratto e di veri e propri profili in corso d'opera a colori nei quali la sequenza di montaggio in ventuno passi appare chiara e consente di individuare i passaggi più complessi prima di apprestarci alla costruzione.
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