Italeri 7508 
Kit: 3Ro w90/53 Gun
Scala: 1/72
Tipologia: Plastica
Stampo: Parzial. nuovo
Prezzo: € 16,50
Dopo il rilascio da parte di Italeri del 90/53 in vinile ecco il preannunciato sequel costituito dallo stesso pezzo, ma questa volta in versione auto portata.
La scelta è ancora una volta quella di inserirla nella linea "Alzo Zero", ossia ina gamma di prodotti caratterizzata dalla semplicità di montaggio e, purtroppo per noi modellisti, più orientata verso i wargamer che verso di noi.

La scatola, con una gradevole box-art in copertina che rappresenta un autocannone nel deserto nordafricano contiene:

  • due stampate in plastica ad iniezione
  • due stampate in vinile
  • un foglio decal
  • un pieghevole con le istruzioni per il montaggio (6 pagine)

Le due stampate in plastica "normale" sono relative ina alla sola cabina di guida e l'altra a tutte le altre parti del mezzo, mentre quelle in vinile al pezzo ed ai relativi serventi.
Inizio dal camion la cui plastica è di tipo "normale" (nel senso che è quella cui il modellista è abituato) e della solita buona qualità Italeri e quindi ben lavorabile.

La cabina è ben stampata in un unico pezzo, presenta la calandra anteriore separata, ha gli sportelli purtroppo chiusi e presenta sulla parte interna del cielo due grossi segni di estrazione in negativo ed in mezzo a questi, ben evidente ed in positivo, il numero "2" (che si tratti della versione della cabina e che lasci presagire il futuro rilascio dello stesso camion con altri allestimenti?). Posteriormente presenta la caretteristica grigliatura orizzontale e la veneziana avvolgibile in legno (questa in posizione raccolta) che però manca lateralmente del dettaglio delle stecche che dovrebbe essere semplice riprodurre con delle minuscole sezioni di profilato di plasticard da 0.25mm. Anche le maniglie laterali per facilitare la salita sul mezzo sono già stampate, ma non sarà complicato rimuoverle per sostituirle con altre, più realistiche, in filo metallico. Lo stesso vale anche per le maniglie per l'apertura degli sportelli. Gli indicatori di direzione, i retrovisori ed i fanali ad acetilene sono invece separati ma accorpati in due blocchi unici (parte n. 17), uno per il lato destro ed uno per quello sinistro, ed andrebbero separati. Considerando che però, per ragioni imputabili alle tolleranze imposte dallo stampaggio in plastica, sono decisamente fuori scala ritengo che devano essere sostituiti da altri autocostruiti, anche perchè la forma dei predetti fari non è molto vicina a quella di quelli montati sui soggetti reali. La calandra anteriore, che comprende il radiatore e la manovella per l'avviamento dall'esterno, è tutto sommato ben riprodotta anche se la bullonatura è sovradimensionata. All'interno la paratia che separa la cabina dal vano motore (parte n. 1) è resa discretamente, ma, volendo si potrebbe sostituire la pedaliera con parti in plasticard o ricavate da avanzi di fotoincisioni. Anche il volante è separato, ma avendo i testimoni (le parti di collegamento delle parti al telaio di stampaggio) pittosto spessi richiede attenzione nella rimozione ed un po' di lavoro per ricondurlo alla forma corretta.

Passando alla parte automobilistiva il telaio è ben fatto e reca già stampati diversi dettagli. Per quanto riguarda la parte interna della cabina il cassone sui poggia la selleria, la selleria stessa (seduta e schienale con evidenti segni di estrazione), i leveraggi del cambio e del freno a mano (un unico piantone cilindrico che sarebbe meglio eliminare e rifare con filo metallico e/o plasticard), il pavimento (anche questo con i segni di estrazione da togliere). I parafanghi anteriori non sono male anche se la forma dei fanali va modificata e va eliminata e rifatta la modanatura degli stessi in quanto nella realtà erano cilindrici e con la modanatura solo attorno alle parabole. Visto che internamente il parafango non presenta rientri (ma solo un piccolo ritiro per parte peraltro facilmente stuccabile) è probabilmente più semplice asportare gli originali e rimpiazzarli con due sezioni di tubo in plasticard. Attenzione i fanali del 3Ro in versione autocannone non sono gli stessi del 3Ro unificato e prima di procedere è quindi opportono documentarsi al riguardo. I parafanghi posteriori sono anch'essi solidali al telaio, ma andrebbero rimossi e sostituiti con altri facilmente autocostruibili, si tratta solo di due rettangolini, con del plasticard o della lamina metallica (in mancanza d'altro anche del cartoncino può andare bene). Tutte e quttro le balestre sono riportate sullo chassis del mezzo e mancano completamente del dettaglio laterale delle foglie che può però essere facilmente riprodotto o incidendo direttamente la plastica con un incisore (o un coltello affilato) o riproducendolo con del profilato in plasticard da 0.25x0.25mm. L'assale anteriore delle ruote è stampato a parte (n. 18) così come, in un unico blocco, i due montatoi laterali per l'accesso in cabina, che però andrebbero assottigliati o sostituiti da altri autocostruiti facendo salvo il supporto. Anche lo scappamento è stampato sulla parte inferiore del telaio, ma andrebbe inciso lateralmente per tutta la lunghezza o sostituito con un tondino o un tubicino, salvando però il silenziatore. In ogni caso manca il terminale dello scarico che andrà aggiunto. Dicretamente resi e dettagliati , sempre in un sol pezzo con lo chassis, la coppa dell'olio, il carter del cambio ed il differenziale.

Le ruote, inclusa quella di scorta, sono buone e di dimensioni corrette (riportandole al soggetto reale il diametro del cerchio risulterebbe essere di 23,8" invece dei 24 reali, quindi praticamente perfetto) con un buon dettaglio laterale del battistrada, mentre il dettaglio è assente nella parte centrale ma non mi sembra sia un problema in quanto quest'ultimo dettaglio è già difficilmente percepibile sulle foto d'eopoca in scala men maggiore.

Passando al supporto del cannone, anche questo è compreso sulla stampata in platica "normale" ed è ben riprodotto con tatno di cerniere e di rizza in posizione di combattimento, quet'ultima solidale al supporto. I puntali sono forniti come parti separate, sono ben fatti e più che discretamente dettagliati. Completano il quadro il cassone posteriore situato fra cabina e pedana del pezzo con già stampato un telo arrotolato e lo scudo del cannone anche questo ben riprodotto, anche se la rivettatura non è perfetta (sia all'interno che all'esterno) se paragonata a quella evidenziata dalle immagini del mezzo operativo.

La confezione non comprende, a meno che non si sia smarrito durante il trasporto, un foglietto di acetato per riprodurre i cristalli ed anche le istruzioni non vi fanno riferimento.

Per quello che riguarda il cannone ed i serventi riporto quanto già precedentemente scritto, anche se non da me, e che, avendo avuto modo di vedere il pezzo in questione mi trova prefettamente d'accordo. Ho solo eliminato le parti non rilevanti per ciò che contiene questa nuova scatola.

Subito dopo aver trovato le istruzioni mi è caduto l'occhio sul fatto che la scatola non è destinata ai minori di 3 anni.
Sin qui tutto bene, anche perchè apprendere che il limite "legale" per potersi dedicare al modellismo è sceso di ben undici anni (di norma un kit è raccomandato dai 14 anni in su) è senz'altro da annoverare fra le notizie positive e non negative. Non so perchè ma proprio dopo questa considerazione ho iniziato ad analizzare in dettaglio le due stampate e mi sono accorto, anche se spero di essermi sbagliato, che in effetti non si tratta di un modello ma di un giocattolo, in quanto:

  • non è previsto l'uso di colla per unire fra loro le parti
  • la plastica somiglia molto a quella dei pupini della Airfix che con cupidigia acquistavo in cartoleria quaranta e più anni fa anchese è un po' più rigida
Una ulteriore conferma mi è venuta dal fatto che se si trattasse di in modello, almeno nell'accezione utilizzata da noi modellisti, il dettaglio del cannone ci farebbe tornare indietro di cinquant'anni, in quanto sono andato a ripescare una mitragliera Airfix in 1/76 a corredo di una delle scatole citate ed alcuni dei dettagli sono più fini di quelli offerti dal nuovo kit Italeri.
Venendo alle stampate, quella relativa al cannone è praticamente divisa in due sottostampate una dedicata al supporto ed una al pezzo vero e proprio.
Il supporto ha sulle piastre una trama che per quanto nitida, sembra essere fuori scala, mentre i quattro longheroni su cui da una parte poggia il predetto supporto e che dall'altra toccano terra, hanno dei fori di alleggerimento di forma che non ho trovato su nessuna delle fonti sui cui ho ricercato ed i sistemi per la messa in piano con i piloni di regolazione notevolmente più corti del dovuto.
Passando alla seconda parte della stampata questa contiene il cannone (completo della culatta) che è stampato in un unico pezzo ed ha la volata forata per circa un mm di profondità, l'affusto con un discreto dettaglio ma con un volantino decisamente poco proponibile, le cremagliere per l'elevazione (con tutti i dettagli fuori scala) i seggiolini del capo pezzo e del cannoniere ed i cilindri di ammortizzazione del rinculo.

Venendo ai figurini dei serventi, possiamo contarne otto, mentre l'istruzione del 1941 ne riporterebbe il corretto numero in nove. Inoltre:

  • i visi ed i panneggi non sono assulutamente male
  • le bandoliere hanno le tasche sovradimensionate
  • i soggetti portano tutti gli scarponcini al cromo nero con i gambali (con delle improbabili cinghie disposte a spirale) invece delle previste fasce mollettiere
  • portano un elmetto mod 33 che somiglia più ad uno russo che al nostro
  • le armi sono tutte solidli ai soggetti, i moschetti 91 dalla forma un po' rozza (inoltre è quello lungo e non il 91/38 da Cavalleria in uso anche alle unità che avevano il 90/53). Uno porta un MAB (anche questo non previsto)
  • le mani sono in alcuni casi evidentemente troppo grandi, in altre solo abbozzate (come per uno dei serventi da montare sui seggiolini)

Il foglio decal a corredo è ben stampato ed in registro e consente di realizzare due soggetti uno ripreso in fabbrica (RE 95887) ed uno sicuramente operativo con la Divisione Centauro in Africa Settentrionale (RE 95884).

Le istruzioni sono in bianco e nero e guidano con chiarezza attraverso i sei passaggi del motaggio. Le indicazioni per la colorazione sono presenti in bianco e nero sulle istruzioni e a colori sul retro della confezione e riportano solo le tinte da utilizzare senza riferimenti ad alcun particolare produttore.

Valutazione autocarro
Valutazione cannone
Livello di dettaglio: Livello di dettaglio:
Accuratezza: Accuratezza:
Valutazione complessiva: Valutazione complessiva:



Valutazione modellistica
Valutazione giocattolo
Livello di dettaglio:
Livello di dettaglio:
Accuratezza:
Accuratezza:
Rapporto prezzo/qualità:
Rapporto prezzo/qualità:
Valutazione complessiva:
Valutazione complessiva:


Ancora una volta potrebbe sembrare che il giudizio "modelistico" sia un po' troppo severo, ma se consideriamo che si tratta di un pezzo che per la parte "convenzionale" ha bisogno di diverse attenzioni e ritocchi, e che quel che c'è di valido è penalizzato, e non poco da:
  • la difficile lavorabilità sia con coltelli che con carte abrasive per la rimozione delle imperfezioni e le modifiche delle parti in vinile
  • l'impossibilità di incollaggio con le comuni colle per plastica (non ho avuto modo di verificare come si comporti con cianoacrilato o bi-componente epossidica) delle parti in vinile
  • la refrattarietà ai comuni stucchi per plastica (Molak, Tamiya, Humbrol, ecc. ancora una volta non ho verificato con i bi-componente) delle parti in vinile
  • lo scarsissimo aggrappaggio offerto ai colori acrilici a base d'acqua ed alcoolica delle parti in vinile
  • il livello di dettaglio e finitura assolutamente non paragonabile fra parti in plastica "normale" e parti in vinile
Oltre a questo il vinile presenta ulteriori problematiche che si presentano nel dettagliare armi e munizioni attaccate ai corpi e le mani che a volte sono delle vere e proprie "palette" prive di alcun dettaglio, probabilmente la mia posizione sarà più condivisibile.
I figurini sono alti circa 26mm il che significa che nella realtà sarebbero alti oltre 187cm per una media odierna, in artiglieria, di 175 ed una di meno di 170 negli anni del secondo conflitto mondiale.
Il camion, così come è relizzato, da scatola lo si può solo rappresentare in posizione di combattimento anche se qualche intevento di chirurgia plastica lo potrebbe ricondurre alla posizione di marcia (rimozione della rizza dalla pedana, incisione e cambio del posizionamento delle pedane laterali del supporto del mezzo, estensiva modifica dei puntelli e dei relativi bracci). Curiosamente Italeri non sembra essersi accorta che in posizione di tiro lo scudo a protezione del cannone sulla parte destra aveva due piastre che scendevano a ghigliottina per permettere l'utilizzo degli strumenti di puntamento creando di fatto un dente nello scudo facilmente visibile nella quasi totalità delle immagini d'epoca. Un altro lavoro che chi vorrà rappresentare correttamente il mezzo dovrà necessariamente affrontare.

Note: La valutazione espressa non è direttamente riconducibile ad uno o più parametri assunti come riferimenti assoluti, ma esprime quelle che sono le impressioni del redattore riguardo lo specifico kit.

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